Ciao a tutti.
Concordo che bisogna stare al passo con i tempi ma non bisogna nemmeno dimenticare le origini e l'immagine del marchio.
La Guzzi ha costruito tutte le tipologie di motori (1, 2, 3,4, 8 cilindri, aspirato e con volumetrico, in linea, a V..) ma da 50 anni produce un solo tipo di motore ed è quella l'immagine del marchio. Come per la Ducati è il bicilindrico a L con telaio a traliccio e distribuzione desmo, come per BMW è il boxer, il cardano, telelever e paralever.
E quando si mette a fare 4 cilindri li fa completamente diversi da tutti gli altri. Questo vuol dire mantenere la filosofia della casa pur innovandosi.
Io credo che bisogna procedere a piccoli passi perchè moto eccessivamente rivoluzionarie come immagine non vengono comprese (vedi V10 centauro che non vendette ne tra i guzzisti ne tra i non-guzzisti).
E allora ben venga la tecnologia Piaggio e Aprilia (che entrambi fanno motori prestazionali e ultra-affidabili)..ma la tecnologia, non i motori che devono essere di stampo Guzzi. oramai se dici un'architetture di motore identifichi un'azienda o 2 al max: bicilindrico a L (Ducati), Boxer (BMW), 3 cilindri (Triumph, Benelli), 4 in linea (Jappo).... se metti un bicilindrico di origine Aprilia su una Guzzi avrai, nell'immagine collettiva, un'Aprilia con marchio Guzzi.
e poi, la Bellagio lo dimostra, si possono fare moto eccellenti con lo schema attuale. Quanto al cardano..io lo trovo pratico ed eccellente nell'uso stradale anche sportivo..non mi sembra che nessun BMWista si lamenti di averlo ( anzi) e lo hanno pure messo sul Tenerè.
se poi si vuole fare una nuova serie..facciamo concorrenza alla serie K della BMW..un bel 6 cilindri ( o magari 8...) a V ci starebberro molto bene. e si avrebbe tecnologia e ritorno di immagine.
Lamps
Jacopo