Scusatemi ma continuo a ritenere che gli scarichi rivolti verso l’esterno siano veramente brutti. Già in passato c’era stato un prototipo (
www.motoitaliane.it/bicilindrica/mas12.html )e, per quanto con ottime prestazioni, trovo che il motore sia inguardabile.
Sicuramente il ruotare le teste rende più facile avere condotti di aspirazione più lunghi e più rettilinei all’interno delle teste andando a migliorare la fluidodinamica, mentre ora l’aria fa una curva con conseguenti perdite di carico e turbolenze, ma lo stesso problema ce l’ha anche BMW..non mi direte che oltre che mettere il raffreddamento a liquido girano anche le teste in Germania??

Per il raffreddamento a liquido: sicuramente permette di incrementare le prestazioni ( in senso esteso: potenza, coppia, controllo emissioni) poiché la temperatura rimane maggiormente sotto controllo. Quello che mi preoccupa e non andare a intaccare il fascino del motore che, sulle Guzzi più che mai, è parte essenziale del fascino della moto. In questo penso che sia da seguire la strada imboccata da “ Big Bore”: raffreddamento a liquido ma mantenimento delle alette esterne, ovviamente ridotte di dimensione ( che ne dite di una vernice nera sul motore con i bordi delle alette lucidate a specchio??? ) e trovare un posto adeguato per il radiatore ( che sulla BB1 mi sembra un pugno in uno’occhio). Spero comunque che non si mettano a fare motori che girano troppo in alto pur di avere potenza. Ottimo per una sportiva, ma per modelli stradali ( e per distinguersi, anche qui) non è meglio 1000g/m in meno ma una valanga di coppia in più ai medi? Io dico di si. Una nota: mi pare che in Ducati oltre alla serie desmoquattro a liquido facciano anche un desmodue ad aria che ha prestazioni eccellenti e fascino d’altri tempi. Una cosa su cui meditare.
Il cambio in blocco immagino sia studiato per ridurre la lunghezza del motore ( ma allora la frizione dove finisce?) comunque se questo consente di ridurre dimensioni e pesi ben venga. L’importante è mantenere la massima affidabilità senza intaccare il fascino.
Contentissimo che si lavori anche sul 750: ho sempre pensato che una gamma di ingresso più moderna e appetibile possa fare da traino per ampliare il mercato e far conoscere il prodotto che, come tutti noi sappiamo, è ottimo e rende altissima la fidelizzazione al marchio. Bene che si inizi con il motore, speriamo che in futuro aggiornino anche cambio e trasmissione anche se capisco che gli investimenti sono decisamente importanti e non credo ci siano le condizioni per fare tutto insieme.
Comunque sono molto contento che vi sia dinamismo tecnico e progettuale a Mandello: ci voleva! Tuttavia il compito in mano a designer e progettisti è tutt’altro che facile: se già non è affatto semplice progettare e costruire motori, cambi, trasmissioni e telai che siano prestazionali e affidabili ancor più complesso è fare tutto questo coerentemente con la storia di un marchio come Moto Guzzi mantenendo intatto il fascino, la personalità e l’impatto emotivo che suscitano sia guardandole e, ancor più, guidandole.
Lamps
Jacopo