Moto Guzzi Griso

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Vi presento la nuova coinquilina della mia Griso
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ARGOMENTO: Vi presento la nuova coinquilina della mia Griso

Re: Vi presento la nuova coinquilina della mia Griso 28/02/2019 12:27 #245353

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20140726_111846.jpg

Re: Vi presento la nuova coinquilina della mia Griso 28/02/2019 16:52 #245354

La targa bandoliera......più vai veloce più si sposta orizzontale!!!!!!

Re: Vi presento la nuova coinquilina della mia Griso 28/02/2019 17:16 #245355

Vero, normalmente sarebbe così, ma il portatarga che ho montato è l'originale Triumph della linea accessori, che è molto particolare:

- se lo si monta senza "prolunga" (come ho fatto io) è vero che rende inclinatissima e fuori codice la targa, ma tutto il supporto e la base targa sono in alluminio dal pieno, rigidissimo, e credo che nel peggiore dei casi alla lunga possa lesionarsi/spezzarsi, ma certamente non si muove!

- se lo si monta con la "prolunga" (che di fatto è un tubo di una decina di cm) diventa "omologato per la circolazione su strada" visto che re-inclina la targa a 30° rispetto alla verticale e va a posizionare il catadiottro in posizione verticale e fuori dalla luce della gomma posteriore (quindi la targa si sposta più indietro e più dritta).

Per ora l'ho montato così, poi deciderò se sarà il caso di aggiungere quel pezzo.

La moto va dove gli occhi guardano..

Re: Vi presento la nuova coinquilina della mia Griso 28/02/2019 17:32 #245356

GriGio ha scritto:
Ah! Ora sì che ci siamo...
Sembra il gioco "trova le differenze"





Mi piace questo gioco:

Immagine_2019-02-28.png




P.S.: su questa Daytona c'è un pezzo della mia Griso (anzi 2).. evito di lanciare il gioco perché non ci arrivereste mai.. ma i 2 nottolini (viti incluse) fissati al forcellone (quelli che servono per il cavalletto di sollevamento posteriore) sono 2 dei 4 nottolini sotto codone della mia Griso..

P.P.S.: refuso, nell'immagine è scritto erroneamente 'grige' anziché 'grigie'..

La moto va dove gli occhi guardano..
Ultima modifica: 28/02/2019 17:39 Da Domenico80. Motivo: correzione
Ringraziano per il messaggio: GriGio

Re: Vi presento la nuova coinquilina della mia Griso 28/02/2019 18:12 #245357

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Sì, ma...e lo scarico?
Vallombrosa, dove si mangia, si beve e si lecca la...neve.
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Re: Vi presento la nuova coinquilina della mia Griso 28/02/2019 18:26 #245358

Giò.. su questo 3 cilindri da 675 cc, credimi, non ne vale la pena.

Andresti certamente a togliere altri 4-5 kg col completo (circa 1000 €) o 2-3 col solo terminale (500 € in media), ottenendo tuttavia più sound solo agli alti/altissimi regimi e soprattutto l'esigenza di accordare per bene il tutto (vista l'eliminazione dell'elettro-valvola al terminale, svuotamento ai bassi, mappa dedicata Triumph, ecc., fatto salvo l'Arrow ufficiale Triumph che però costa una fucilata ed è pressoché introvabile).

Sono convinto, e non per ironia, che per questa moto non conviene e sono parimenti convinto che l'originale non è male e suona molto bene.

La moto va dove gli occhi guardano..
Ringraziano per il messaggio: GriGio

Re: Vi presento la nuova coinquilina della mia Griso 28/02/2019 19:18 #245359

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Confermo: la Street RS già da originale ha un sound da PAURA, non tanto come "volume" - a me gli scarichi "fracassoni" non sono mai piaciuti - ma proprio come timbro...
"...ostinati sognatori che guidate fulgidi esempi di vibrante obsolescenza..."
Il BLOG del CET

Re: Vi presento la nuova coinquilina della mia Griso 09/04/2019 23:50 #246481

Pippone n°.. boh! Ma ogni tanto ci vuole..

Pur essendo ovviamente due concezioni completamente diverse, con scopi, architetture e ideologie che nulla hanno in comune, a distanza di 8.000 km e con un po' di tempo a disposizione, voglio mettere a confronto le mie 2 motociclette.

Adotterò un metodo piuttosto schematico, passando in rassegna alcuni parametri e dando infine un voto ad entrambe.

Motore:
quello della Griso lo conoscete tutti, gran castagna ai medio-bassi e ottima ripresa. Ok, in rapporto alla cilindrata la cavalleria non è "portentosa" e la massa elefantesca (ricordo a tutti che il blocco del 1151cc 8V porta da solo l'ago della bilancia a 99 kg..), tuttavia ha una splendida erogazione e su strada "staccarlo" non è affatto banale.
Il 3 cilindri Triumph invece mi ha sorpreso in modo molto positivo. Pensavo che una cilindrata così ridotta (oggi 675 cc sono a mala pena una "media" cilindrata), potesse farsi valere solo agli alti, e invece, pur non essendo ovviamente un'ira di Dio tipo le SS da un litro o più, ha un'efficacia (zero on-off) e una "dolcezza" ai bassi davvero incredibili (la Griso è molto più nervosa e "seghettante"): nei tornanti va via tranquillamente in terza, complice anche la rapportatura finale molto corta (pignone 15 denti, corona 47!).
Essendo ancora in rodaggio non ho superato i 9.000 giri (la potenza massima di 128 CV si ha a 12.500 ma l'allungo prosegue fino a 14.500, quando interviene il limitatore), però il piacere di guida è innegabile, l'elettro-valvola allo scarico fa un lavoro egregio, e quando si apre (a circa 6000 giri) il sound è.. da F1!
Bellissimo sentire a bordo il comportamento così diverso di questi 2 motori: a 7000 giri con la Griso pare di essere sulla faglia di S.Andrea.. sulla Daytona, sound a parte, zero vibrazioni! Dove la Griso vince a mani basse è in una condizione molto precisa: in ripresa con le marce alte, specie in salita.
Voto Griso: 8,5
Voto Daytona: 8 (in rodaggio)

Cambio:
perfetti entrambi, precisi (quello della Daytona è chiaramente più "veloce"), si trova il folle in modo super facile per ambedue ma personalissimamente per un pelo vince la Griso.. adoro il suo cambio stile Lotus Esprit anni '80 sequenziale duro con frizione dura!
Voro Griso: 9,5
Voto Daytona: 9

Ciclistica:
fantastica la Griso col suo pacchetto Aprilia, fenomenale in stabilità sul veloce, sulla carta meno raffinata la Daytona, che ha per giunta gli steli più "piccoli" (41 contro i 43 mm della Guzzi). Complessivamente però do mezzo punto in più alla Daytona, che ha un assetto da sportiva vera, duro, con un mono eccezionale e che curva con una velocità e una leggerezza quasi disarmanti! Del resto è fisicamente avvantaggiata dall'interasse decisamente corto che tuttavia non mina minimamente la tenuta nei curvoni più veloci.
Voto Griso: 9
Voto Daytona: 9,5

Freni:
qui non c'è storia.. la Daytona vince quasi con risultato tennistico.. La Griso ha un buon impianto Brembo (parlo esclusivamente dell'anteriore, per me infatti il posteriore è un optional di serie che viene usato solo in fase di revisione..), ma complice anche le masse in gioco (ma io dico soprattutto a causa della pompa sotto-dimensionata), mostra in frenata il suo autentico tallone d'Achille. Spettacolare la Daytona, con pompa radiale e impianto Nissin (ovviamente come tutte le moto "serie" tubi in treccia metallica di serie). Mi ha molto ricordato la frenata delle Ducati 749/999 con in più l'ABS (disattivabile ma in ogni caso estremamente occupato a farsi i cazzi suoi.. ).
Voto Griso: 8
Voto Daytona: 9,5

Estetica:
il parametro più soggettivo di tutti.. eppure la Griso la "guardano" in tantissimi.. la Daytona in.. pochi..
La vista a 3/4 da destra, sia dall'anteriore che da dietro dell'italiana è delizia per gli occhi..
Voto Griso: 9,5
Voto Daytona: 8,5

Posizione di guida:
se parliamo di controllo in situazioni reali - stradali, la Griso è superiore, poiché probabilmente concede qualche jolly in più in termini di "correzione di errori".
Ma se parliamo di feeling, anche senza andare a 2000.. i semi-manubri regalano quella sensazione unica di ruota anteriore tra le mani che strappa sorrisi silenziosi e lunghissimi..
E poi l'azione di "mettersi in carena", anche quando (ovvero sempre.. ) non serve è semplicemente una figata pazzesca..!
Se invece parliamo di comfort.. mah.. siamo seri, stiamo parlando di moto o di auto?!
(Del resto la mia Griso non è propriamente originale..neanche in questo e non sa cosa vuol dire l'espressione "protezione aerodinamica")..
Voto Griso: 8,5
Voto Daytona: 9,5

Alla fine chi vince?

Entrambe ovviamente, in primis perché sono ambedue mie ( ), e poi perché sinceramente è troppo bello avere una moto tanto affascinante e di personalità come la Griso, e una bella sportiva, particolare a suo modo, come la Daytona!

DaytonaGriso070419.jpg


P.S.: per ora non saprei ancora pronunciarmi in merito alla difficoltà di guida.. in termini di impegno psico-fisico. Per certi versi, probabilmente nella guida "al limite", potrebbe essere meno facile la Griso, vista la massa e l'interasse in gioco, nonostante telaio e forcella superbi. Come piacere di guida, hanno tratti diversi naturalmente, e sinceramente, ora, non rinuncerei a nessuno dei due..

La moto va dove gli occhi guardano..
Ultima modifica: 10/04/2019 10:33 Da Domenico80. Motivo: aggiunta
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Re: Vi presento la nuova coinquilina della mia Griso 11/04/2019 17:11 #246560

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gomme sporche

e

moto non parallele alle fughe delle piastrelle


#imperdonabile

DD Lucania Wolves
Ultima modifica: 11/04/2019 17:14 Da Lupo.

Re: Vi presento la nuova coinquilina della mia Griso 11/04/2019 17:25 #246562

Lupo ha scritto:
gomme sporche

e

moto non parallele alle fughe delle piastrelle


#imperdonabile


e aggiungo che l'illuminazione del box non mi sembra all'altezza delle moto

#mezzobarba #spendiamopiùkirki

Re: Vi presento la nuova coinquilina della mia Griso 11/04/2019 17:26 #246563

Domenico80 ha scritto:
Pippone n°.. boh! Ma ogni tanto ci vuole..

Pur essendo ovviamente due concezioni completamente diverse, con scopi, architetture e ideologie che nulla hanno in comune, a distanza di 8.000 km e con un po' di tempo a disposizione, voglio mettere a confronto le mie 2 motociclette.

Adotterò un metodo piuttosto schematico, passando in rassegna alcuni parametri e dando infine un voto ad entrambe.

Motore:
quello della Griso lo conoscete tutti, gran castagna ai medio-bassi e ottima ripresa. Ok, in rapporto alla cilindrata la cavalleria non è "portentosa" e la massa elefantesca (ricordo a tutti che il blocco del 1151cc 8V porta da solo l'ago della bilancia a 99 kg..), tuttavia ha una splendida erogazione e su strada "staccarlo" non è affatto banale.
Il 3 cilindri Triumph invece mi ha sorpreso in modo molto positivo. Pensavo che una cilindrata così ridotta (oggi 675 cc sono a mala pena una "media" cilindrata), potesse farsi valere solo agli alti, e invece, pur non essendo ovviamente un'ira di Dio tipo le SS da un litro o più, ha un'efficacia (zero on-off) e una "dolcezza" ai bassi davvero incredibili (la Griso è molto più nervosa e "seghettante"): nei tornanti va via tranquillamente in terza, complice anche la rapportatura finale molto corta (pignone 15 denti, corona 47!).
Essendo ancora in rodaggio non ho superato i 9.000 giri (la potenza massima di 128 CV si ha a 12.500 ma l'allungo prosegue fino a 14.500, quando interviene il limitatore), però il piacere di guida è innegabile, l'elettro-valvola allo scarico fa un lavoro egregio, e quando si apre (a circa 6000 giri) il sound è.. da F1!
Bellissimo sentire a bordo il comportamento così diverso di questi 2 motori: a 7000 giri con la Griso pare di essere sulla faglia di S.Andrea.. sulla Daytona, sound a parte, zero vibrazioni! Dove la Griso vince a mani basse è in una condizione molto precisa: in ripresa con le marce alte, specie in salita.
Voto Griso: 8,5
Voto Daytona: 8 (in rodaggio)

Cambio:
perfetti entrambi, precisi (quello della Daytona è chiaramente più "veloce"), si trova il folle in modo super facile per ambedue ma personalissimamente per un pelo vince la Griso.. adoro il suo cambio stile Lotus Esprit anni '80 sequenziale duro con frizione dura!
Voro Griso: 9,5
Voto Daytona: 9

Ciclistica:
fantastica la Griso col suo pacchetto Aprilia, fenomenale in stabilità sul veloce, sulla carta meno raffinata la Daytona, che ha per giunta gli steli più "piccoli" (41 contro i 43 mm della Guzzi). Complessivamente però do mezzo punto in più alla Daytona, che ha un assetto da sportiva vera, duro, con un mono eccezionale e che curva con una velocità e una leggerezza quasi disarmanti! Del resto è fisicamente avvantaggiata dall'interasse decisamente corto che tuttavia non mina minimamente la tenuta nei curvoni più veloci.
Voto Griso: 9
Voto Daytona: 9,5

Freni:
qui non c'è storia.. la Daytona vince quasi con risultato tennistico.. La Griso ha un buon impianto Brembo (parlo esclusivamente dell'anteriore, per me infatti il posteriore è un optional di serie che viene usato solo in fase di revisione..), ma complice anche le masse in gioco (ma io dico soprattutto a causa della pompa sotto-dimensionata), mostra in frenata il suo autentico tallone d'Achille. Spettacolare la Daytona, con pompa radiale e impianto Nissin (ovviamente come tutte le moto "serie" tubi in treccia metallica di serie). Mi ha molto ricordato la frenata delle Ducati 749/999 con in più l'ABS (disattivabile ma in ogni caso estremamente occupato a farsi i cazzi suoi.. ).
Voto Griso: 8
Voto Daytona: 9,5

Estetica:
il parametro più soggettivo di tutti.. eppure la Griso la "guardano" in tantissimi.. la Daytona in.. pochi..
La vista a 3/4 da destra, sia dall'anteriore che da dietro dell'italiana è delizia per gli occhi..
Voto Griso: 9,5
Voto Daytona: 8,5

Posizione di guida:
se parliamo di controllo in situazioni reali - stradali, la Griso è superiore, poiché probabilmente concede qualche jolly in più in termini di "correzione di errori".
Ma se parliamo di feeling, anche senza andare a 2000.. i semi-manubri regalano quella sensazione unica di ruota anteriore tra le mani che strappa sorrisi silenziosi e lunghissimi..
E poi l'azione di "mettersi in carena", anche quando (ovvero sempre.. ) non serve è semplicemente una figata pazzesca..!
Se invece parliamo di comfort.. mah.. siamo seri, stiamo parlando di moto o di auto?!
(Del resto la mia Griso non è propriamente originale..neanche in questo e non sa cosa vuol dire l'espressione "protezione aerodinamica")..
Voto Griso: 8,5
Voto Daytona: 9,5

Alla fine chi vince?

Entrambe ovviamente, in primis perché sono ambedue mie ( ), e poi perché sinceramente è troppo bello avere una moto tanto affascinante e di personalità come la Griso, e una bella sportiva, particolare a suo modo, come la Daytona!

DaytonaGriso070419.jpg


P.S.: per ora non saprei ancora pronunciarmi in merito alla difficoltà di guida.. in termini di impegno psico-fisico. Per certi versi, probabilmente nella guida "al limite", potrebbe essere meno facile la Griso, vista la massa e l'interasse in gioco, nonostante telaio e forcella superbi. Come piacere di guida, hanno tratti diversi naturalmente, e sinceramente, ora, non rinuncerei a nessuno dei due..



# chesuperpippone

Re: Vi presento la nuova coinquilina della mia Griso 11/04/2019 18:16 #246566

@Dario: se le mettevo in "squadra" col pavimento si sarebbero visti solo i prospetti.. ..e la foto è stata scattata il giorno prima di cambiare le gomme alla Griso..

@Emilio: dai l'illuminazione non è male.. vista la spesa.. direi buonissima resa!

La moto va dove gli occhi guardano..

Re: Vi presento la nuova coinquilina della mia Griso 11/04/2019 19:25 #246567

Domenico80 ha scritto:
@Dario: se le mettevo in "squadra" col pavimento si sarebbero visti solo i prospetti.. ..e la foto è stata scattata il giorno prima di cambiare le gomme alla Griso..

@Emilio: dai l'illuminazione non è male.. vista la spesa.. direi buonissima resa!



Re: Vi presento la nuova coinquilina della mia Griso 12/04/2019 09:31 #246591

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Allora, se posso spendere giusto due parole vorrei dire anch’io la mia.

Non posso procedere per punti per motivi di tempo, ma vorrei semplicemente dire che sono due moto che fanno abbastanza scopa, sia per colore sia per provenienza europea, quasi indoeuropea vorrei dire, ma anche con qualche tratto asiatico (le showa del nostro bestio) che, opportunamente selezionato e settato, non fanno storcere il naso neanche al più integralista dei puristi.

Trovandomi in completo accordo con tutti, il che significa che potrei tranquillamente essere in disaccordo con il popolo, ma soprattutto con me stesso, direi che la scelta dell’affiancamento è stata la più azzeccata e congeniale.

Perdonatemi la convivialità, ma ormai non esistono più le mezze stagioni (e neanche le mezze stazioni), indi ragion per cui abbiamo due esemplari maschi che possono soddisfare le esigenze del quotidiano e del tempo extra lavorativo a seconda delle più disparate condizioni metereologiche, marittime e, perché no, anche delle fasi lunari.

Ora, il Griso lo conosciamo bene più o meno tutti: affascinante, mascolino, made in Mandello, leggendario. Una moto che attira sguardi interessati e fa ancora sognare generazioni di coleotteri. Sempre generoso all’apertura del gas, con una schiena che ricorda i bei tempi andati e fa sperare in un maestoso ritorno dell’Aquila (rigorosamente scritto con la A maiuscola). Una delle ultime vere Guzzi, con uno sguardo a Noale e un’occhiatina a Pontedera, nel cuore della toscana, tra chianti e fiorentina (purtroppo a Noale non c’è un pazzo e infatti fan solo moto e prosecco, credo).

Il Griso, una moto da tenersi stretta come le mutande rosse a capodanno, che fa impazzire tutti i siti di veicoli usati con i suoi prezzi a cazzo e non smetterà mai di farci allineare i corpi farfallati, corpi lasciatemi dire sinuosi e provocanti, la gioia di tutti i meccanici del marchio, che quando non sanno più che cavolo fare se ne escono con un glorioso: allineiamo i corpi farfallati, aspetta che prendo vacuometro, goniometro e preservativi. Una naked, un’antisignana, copiata e riverita, ma, ahimè, con poco successo. Ansi meglio prendere direttamente un cesso. No, tutte le moto sono belle, come ogni scarrafone è bello a mamma sua.

Una moto, il Griso, che dà soddisfazione tra le curve di montagna, tra i cordoli di Varano, nei rettilinei dell’A1. Qualcuno l’ha pure usata in spiaggia e leggende narrano di colpi di sole a suon di cardano che manco Baywatch sarebbe riuscito a prevedere.

Vogliamo parlare del trombone? No, qui rischieremmo la censura e l’esclusione da tutto il modo dell’internet.

Volevo nascere motorino, disse il Griso al suo creatore, ma non era tempo di Galletti o Scarebei.
Volevo nascere offroad, ma non ti preoccupare, gli dissero, faremo una moto bruttissima e la chiameremo Stelvio, come il monte dai mille tornanti che farai sì e no in seconda.
Volevo nascere sport-classic….ma cazzo vuol dire sport-classic?? O sei sport o sei classic. E anche in questo caso, prenderemo un telaio vecchio come Noè, gli metteremo sotto 2 cavalli e lo faremo andare la metà. La chiameremo V7, tanto abbiamo già il marchio registrato.
Volevo rimanere un prototipo, ma non mi è stato concesso, allora ho rivisto tra i miei ricordi, prototipi Guzzi che hanno senso come il Nesquik sulla tagliata, che hanno attirato orde di curiosi da tutto il mondo, ma che dico mondo, saremo arrivati almeno a Busto Arsizio, che dall’alto dei suoi 80mila abitanti ha gridato:”Eh?”

Quindi teniamoci stretto il Griso, se siamo incerti teniamo aperti, licenziamo le poesie e i luoghi comuni, uniamo i comuni e arrotoliamoci sotto la stesa bandiera, dando sempre un occhio ai pirati dei caraibi che sono sempre in agguato con i loro scherzi da prete. Mangiamo e beviamo e incontriamoci all’Aprica.

-------

Ed è dai pirati dei caraibi, che posso finalmente collegarmi all’immenso William Blake, che non era un poeta, non era un ingegnere: era un delinquente talmente delinquente che è stato mandato dalla Regina d’Inghilterra a fare scorribande per tutti i mari. E qui arriva Triumph, non quello delle mutande, ma questo non potremo mai saperlo.

Un marchio storico anglosassone, una marchio forte, solido, orgoglioso e anche un po’ orgoglione, un po’ come i sostenitori della Brexit o del Maresciallo. Un nome, una garanzia (Trumph, trionfo, non il Maresciallo, the Maresciall). Modelli per tutti gusti e per tutte le età, di cui abbiamo qui nello specifico quello veloce e pistaiolo, anche un po’ da pistola, grazie all’ardito acquisto del nostro fratello Domenico.

Un’accoppiata vincente la sua, un ritorno ai semi-manubri che bramava da tempo e che finalmente, con una accurata illuminazione della sala giochi, ha potuto trasformare in realtà.

Mi sento felice? Prendo il Daytona.
Mi sento triste? Prendo il Griso.
Mi sento un po’ triste e un po’ felice? Vado a mignotte.

Un garage, una garanzia. Una moto, il Daytona, che può far uscire gli istinti più primitivi anche al più blando dei chierichetti, per non parlare di sua Santità. Con quello scarico un po’ così, sobrio ed arrogante allo stesso tempo; con quel cupolino aquilino, sobrio ed elegante al tempo stesso; con tutto quel carbonio a disposizione, elegante e stesso al sobrio stesso.

Un moto nata per essere monoposto, ma omologata per due persone, che potrebbe portare anche un piccolo gattino sul serbatoio. Una livrea che non lascia scampo e una serie di viti in acciaio che fanno illuminare gli occhi da tanto brillano. Un’icona senza tempo, sogno di tanti baldi giovani che alla fine della pubertà non vedono l’ora di lasciare i due tempi…ah, i bei tempi andati! Ma dove sono andati? In una piccola fabbrica nei sobborghi di Londra, di cui non ricordo il nome e che non vado a cercare su Google perché altrimenti perdo il flow.

Il Daytona o la Daytona, poco importa. Ha perso un cilindro per strada, ma chi se ne frega. Fornirà le nuove ed eccezionali Moto2 e vedremo un’evoluzione del suo cuore in giro per il Mondo, a combattere ad armi pari in un campionato dove solo il pilota e la parrocchia la fanno da padrone.

Gomme, sospensioni, elettronica: tutto studiato, sulla Triumph, per esprimere il monello che è in te. Per farti andare oltre i tuoi limiti e farti pensare a quanto è bello far l’amore in riva al mare. Due poilipetti e due ricci di mare che sulle scogliere di Dover si inseguono come giovani innamorati.

Una moto insomma fatta per pedalare, ma non letteralmente. Una moto che, con un fisico così può accompagnare solo. Se fossimo in mezzo a un gregge, lei sarebbe il cane da pastore, pronto a mettere a pecorina il più spavaldo dei Jappo-dotati.
Bisogna sapere che in Inghilterra, sanno sempre quello che fanno, e lo fanno bene, ma bene bene bene. E sono sempre entusiasti di farla da padrone. Sono un popolo fiero e sempre al passo coi tempi! Cannonate alla recessione! Viva la libertà! Meccanicamente all’avanguardia, ma con rispetto e lode verso la tradizione. Sempre pronti ad innovare e a dare una mano.

In questo frangente, io adoro il Daytona, che tra l’altro riprende un nome storico ed eccezionale come il circuito da cui proviene. Un passato glorioso, ricco di fiori e frutti, che possiamo sentire con mano non appena prendiamo in mano l’acceleratore. Una spinta progressiva e progressista, per niente passiva e maschilista. Dolce, come il suono delle parole “Everything is awesome!”.

Da portare con fierezza la Union Jack presente in ogni dove, un marchio indissolubile, che riempe gli occhi e la bocca dei più. Una moto celebrativa, immensa. Un missile terra-terra, pronto a scattare!

Vallombrosa, dove si mangia, si beve e si lecca la...neve.
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Re: Vi presento la nuova coinquilina della mia Griso 12/04/2019 09:54 #246593

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.
Ora voglio vedere chi si mette a scrivere PIPPONI.....

Compleanni

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